Perché Photoshop è Stato Vietato Nel Settore Dei Viaggi In Turchia?

Perché Photoshop è Stato Vietato Nel Settore Dei Viaggi In Turchia?
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Video: Photoshop NON funziona e il problema sei tu 2024, Novembre
Anonim

L'editor grafico Adobe Photoshop è ampiamente e ampiamente utilizzato per abbellire la realtà. Con il suo aiuto, le persone modellano un'altra realtà in accordo con la loro idea dell'ideale.

Perché Photoshop è stato vietato nel settore dei viaggi in Turchia?
Perché Photoshop è stato vietato nel settore dei viaggi in Turchia?

Sfortunatamente, Photoshop viene spesso utilizzato per ingannare i potenziali clienti. Questo, tra l'altro, è colpa degli editori di opuscoli pubblicitari per turisti, in cui le camere d'albergo e il paesaggio circostante sembrano molto più attraenti che in realtà. Naturalmente, un turista che ha pagato per una vita comoda in un appartamento confortevole cade nella rabbia e nella delusione quando si ritrova in una stanza noiosa e a brandelli.

La Turchia, il cui budget dipende in gran parte dall'attività turistica, non è stata risparmiata da questo problema: i proprietari di numerosi hotel attirano gli ospiti con tutti i mezzi, preferendo pagare per la pubblicità piuttosto che spendere soldi per rinnovare la qualità delle camere. Per legge, l'agenzia di viaggi deve fornire al cliente informazioni accurate e complete sui servizi e sulle condizioni di vita. Qualora le condizioni effettive non corrispondano a quelle dichiarate, il turista ingannato ha diritto di chiedere un risarcimento pecuniario o il trasferimento in altro albergo.

Questo è esattamente ciò che ha fatto un cittadino turco, che ha deciso di rilassarsi in uno degli hotel di Bodrum, sedotto dalle bellissime fotografie delle sue stanze. Già sul posto, la signora ha scoperto che l'hotel ha un aspetto molto peggiore rispetto alla foto e non fornisce i servizi promessi. Il turista si è rivolto al tour operator e ha chiesto di trovarle un posto più comodo dove stare. Ha dovuto pagare 1000 lire per il reinsediamento. Tornata a casa, la signora ha fatto causa al tour operator e ha chiesto di restituirle questi mille. Il giudice si è schierato dalla sua parte, riconoscendo che di fatto l'operatore ha venduto la merce difettosa al cliente.

Ora tutti i turisti ingannati possono chiedere alle agenzie che forniscono false informazioni sulle condizioni di vita e sui servizi, un risarcimento per danni morali e materiali. Anche le fotografie delle stanze elaborate in Photoshop sono informazioni imprecise.

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